GUSTO E SOLIDARIETÀ ALLA 73a MOSTRA INTERNAZIONALE DELL'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA
Lo chef trevigiano Tino Vettorello ci ha preso gusto. Per il sesto anno consecutivo firma il lato
gourmet della 73esima Mostra internazionale dell'arte cinematografica al Lido di Venezia, dal 31
agosto al 10 settembre.
Ristorazione di alto profilo, caffetteria, lounge, cocktail bar e altre proposte
servite da uno staff rodato di 40 cuochi e 100 fra barman e camerieri. Pesce fresco dell'alto
Adriatico, prodotti DOP e IGP, salumi e formaggi veneti, una prestigiosa carta dei vini,
rappresentativa dei Consorzi veneti e di altri importanti territori enologici, con un posto privilegiato
per il Prosecco, bandiera della spumantistica italiana.
Tino nell'appuntamento veneziano presenterà, in particolare, la sua linea di cucina ispirata al
vegetariano e ai prodotti ittici dell’eccellenza della laguna veneziana e dell’Alto Adriatico. Pesce,
verdure ed erbe aromatiche spontanee degli orti veneti e lagunari, saranno il leitmotiv anche
quest’anno per Tino, lo chef dei grandi eventi internazionali, delle olimpiadi di Sochi e naturalmente
lo chef più amato dalle star del cinema alle quali Tino spesso dedica un piatto come ad esempio il
celeberrimo “branzino alla Clooney” o “l’orata spericolata” dedicata a Vasco Rossi lo scorso anno.
"Spesso la cucina vegetariana, secondo luoghi comuni, si ritiene sia priva di sapore o poco
significativa", dice Vettorello, "invece, oltre agli aspetti etici ed ambientali, molto importanti,
presenta interessanti sfumature tali da renderla non solo estremamente salutare ma anche
gourmet". La squadra dello chef trevigiano è al lavoro per soddisfare il palato di ospiti speciali,
attori, registi, Vip, giornalisti, critici cinematografici e cinefili che affolleranno gli spazi della
Biennale Cinema, tra cui la bellissima Terrazza Biennale affacciata sul lido più "chic" dell'Alto
Adriatico.
Giorni intensi di cultura e mondanità in cui, però, non potrà
mancare un forte richiamo alla tragedia del terremoto del 24
agosto che si è abbattuto sulle popolazioni del Lazio, Marche e
Umbria. Perciò Tino Vettorello, sulla scia di analoghe generose
iniziative lanciate in tutta Italia da ristoratori e cuochi, nei giorni
della Mostra del Cinema inserirà nel menu della sua
ristorazione al Lido anche il sapore della solidarietà: un piatto di
pasta all'Amatriciana, simbolo di Amatrice, il bellissimo borgo
laziale devastato dal sisma. “In tutti gli spazi della ristorazione
che gestirò alla Mostra del Cinema", dice Tino Vettorello,
"Inserirò nella lista dei primi piatti gli spaghetti all'Amatriciana,
l'intero ricavato dal consumo di questa pasta della solidarietà
sarà devoluto a sostegno delle popolazioni terremotate, tramite
il canale di raccolta fondi che verrà attivato dalla Biennale
Cinema nei giorni del festival".
Nei vari poli di attrazione gastronomica della cittadella del cinema si susseguiranno eventi ed
happening dedicati alle produzioni cinematografiche, ma anche tematiche dedicate al mondo del
food italiano come l’evento nel quale Tino, in collaborazione con Club Magnar Ben/Best Gourmet,
ospiterà uno dei “guru” della critica enogastronomica italiana, il gastronauta Davide Paolini che il 6
settembre alle ore 18.30 presso la Terrazza Biennale, presenterà il suo ultimo libro: "Alla scoperta
del gusto italiano" (Editore 24 Ore Cultura). Davide Paolini de "Il Sole 24 Ore" e creatore di "Taste"
a Firenze, sarà presentato dalla giornalista Cristiana Sparvoli e dal critico enogastronomico
Maurizio Potocnik e s’ interfaccerà con Tino Vettorello tra racconti e assaggi di alcuni grandi
prodotti di nicchia del Made in Italy abbinati a long drink e gin tonic gourmet, dal pistacchio di
Bronte alle salse di tartufi piemontesi, raccontati nelle storie di 50 artigiani "sapienti" che danno
prestigio al sistema agroalimentare del nostro Paese, ricchissimo di "giacimenti" gastronomici. Ci
saranno sorprese gastronomiche anche il giorno 8 settembre con i grandi piatti che Tino ogni anno
dedica agli attori, quest’anno si parla di Jean Paul Belmondo, LEONE D’ORO ALLA CARRIERA DI
VENEZIA, ma piatto e dedica per il momento sono ancora segreti.